Oltre l'infinito

Il novero delle ragioni che mi hanno spinto a realizzare questo progetto fotografico è sintetizzabile in due ordini di motivi. Il primo, sicuramente un omaggio alla storia della grande Fotografia, quella che va da Stiegliz a Luigi Ghirri. La seconda ragione si attesta in una dimensione più intimista e si articola nel complesso rapporto tra Uomo e Tempo, tra l'Io e lo scorrere del tempo. Nel dipanarsi di questo rapporto si inserisce la macchina fotografica.

Con queste trecentosessantacinque fotografie scattate, una per ogni giorno dell'anno, a partire dall'8 Febbraio 2013, ho voluto scandire lo scorrere del tempo, in maniera sistematica e programmatica.
Ho voluto scrivere un diario con la luce.

L'altra causa sottesa a questo progetto, che potrei definire celebrativa, trova comunque nel fattore Tempo un elemento importante. Ho voluto portare a compimento "Oltre l'Infinito" nel 2014 perché quest'anno si celebra il quarantesimo anniversario della realizzazione, da parte del compianto Maestro reggiano Luigi Ghirri della sua formidabile opera "Infinito".

Se con i suoi "Equivalents" Alfred Stieglitz, tra il 1925 e il 1931 realizzava di fatto il primo progetto di Fotografia astratta, ponendo così una pietra miliare di quest'arte visiva, in epoca contemporanea Ghirri si riprende il cielo come orizzonte, come paesaggio dove l'arresto della fuga prospettica non è determinabile. Non mimesi, nella ricerca del Maestro reggiano, ma una profonda convinzione che sia "in questa non possibile delimitazione del mondo fisico della natura dell'uomo, che la fotografia trova validità e senso, in questo suo essere un linguaggio assoluto, nel farci riconoscere la non delimitabilità del reale; qui trova la sua saturabilità e la sua autonomia".

visita il sito